Una mummia nell'armadio di H. Joking

Buongiorno lettori, 
torno dopo tanto tempo con una nuova recensione di un romanzo un po' particolare.
Ringrazio innanzitutto l'autrice per avermi contattata ed avermi omaggiata della copia. 
In questa quarantena ho fatto molta fatica a leggere, i ritmi sono andati molto a rilento, ma questo romanzo è riuscito a sbloccarmi e a regalarmi qualche ora spensierata.


Veniamo ai dettagli, così posso raccontarvi un po' la storia di Daphne e Reshef!




Titolo: Una mummia nell'armadio
Pagine: 268
Autrice: H. Joking
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 23 marzo 2020 
Prezzo eBook: € 4.99

Sinossi:

Ah, l’antico Egitto, le piramidi, la sfinge… i misteri dei faraoni.
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?


RECENSIONE:


Daphne è una ragazza come tante, sta per concludere la scuola e le vacanze estive sono alle porte. Dalla tanto agognata libertà la separa solo quell'ultimo giorno di scuola, che prevede una visita al museo egizio, civiltà che lei adora particolarmente. 
Ma cosa accadrebbe se nella società odierna prendesse vita una mummia vissuta 3000 anni fa? E se quest'ultima fosse nientemeno che un Faraone?

L'incontro tra Daphne e Reshef ha dell'incredibile. La nostra protagonista si trova costretta a portare a casa con sé quella che, fino a poco prima, era una semplice mummia chiusa dentro una teca del museo, ma che poi, improvvisamente, per chissà quale opera del destino si è risvegliata.
Magia? Stregoneria? Daphne però si sente in dovere di aiutare quella povera anima che invoca aiuto.

Da qui ha inizio una convivenza particolarmente strana e difficile: un Faraone che ha a che fare con la tecnologia e tutte le invenzioni del mondo moderno non è cosa semplice da gestire.
Dopo un'iniziale paura e una voglia di liberarsi al più presto di un intruso alquanto ingombrante, la nostra Daphne inizia a nutrire ben altri sentimenti, seppur contrastanti tra loro...

Devo ammettere che questo romanzo è molto particolare, non solo per la storia che ho trovato particolare, ma anche per la struttura stessa del romanzo. Dopo un'inizio lento, in cui il lettore fatica ad entrare in empatia con i personaggi, ad un certo punto, la piega prende una svolta inaspettata e staccarsi dalle pagine diventa difficile.

Ci sono diversi punti del romanzo che, a mio parere, vanno sicuramente rivisti: l'introduzione del personaggio di Daphne e di tutto ciò che la circonda è forse troppo marginale, una maggiore descrizione, probabilmente, non creerebbe quella sensazione di lentezza che invece si avverte nelle prime pagine. Al pari dell'inizio, anche il finale non mi ha soddisfatta pienamente, in quanto forse è stato un po' troppo precipitoso. Sapevo dove sarebbe andata a parare la storia perché non poteva avere altro finale, ma avrei preferito ci si arrivasse in altra maniera.
Lo sviluppo di Reshef, invece, mi ha letteralmente conquistata, in quanto rispecchia tutti i tratti caratteriali che mi aspetto da un uomo del suo rango.

Infine, lo stile dell'autrice è molto naturale e scorrevole e il linguaggio utilizzato è preciso, senza l'utilizzo di artifici che avrebbero rovinato la magia intrinseca della storia.

Mi sento di consigliare questa storia a chiunque apprezzi un romance con tratti fantasy molto leggero, adatto per questi giorni in cui si ha molto tempo e si ha la necessità di staccare la spina per qualche ora!



Voto finale: 3,5


Alla prossima,
Erika.

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