Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo molto carino che mi ha fatto compagnia nelle ultime due settimane. Di cosa sto parlando? Ma di Quando Cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi) di Tiziana Pagano, un romanzo leggero e così delicato che pare di leggere una fiaba.
Passiamo ai dettagli così ne parliamo meglio.
Titolo: Quando Cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi!)
Autrice: Tiziana Pagano
Editore: Amazon self publishing
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 7 maggio 2020
Prezzo eBook: €1,99 (o gratis con Kindle Unlimited)
Prezzo cartaceo: €10,00
Sinossi:
A chi di noi, dopo la fine di una relazione, non è capitato di sbraitare contro Cupido, il dio dell’Amore, incolpandolo di tutte le nostre disgrazie? Si diverte a scagliare frecce per farci innamorare ma spesso, per capriccio o per distrazione, manca l’altro bersaglio (o centra un caso umano!) facendoci soffrire le pene dell’inferno. Sarà proprio lui a tessere la trama di due grandi storie, una del presente e una del passato. Lucrezia, giovane Storica e scrittrice, ha un ottimo rapporto con l’ex marito, Roberto: i due ritorneranno insieme o ad avere la meglio sarà Riccardo, l’affascinante produttore di vini francese? Riccardo la ingaggia per un’entusiasmante indagine storica che vede protagonista il suo antenato, il Duca Francois Dumont, giustiziato per volontà del Re Luigi XVI il 13 luglio 1789, alla vigilia della presa della Bastiglia: una lettera, ritrovata in un vecchio baule di famiglia, getta un velo di mistero che avrà risvolti inaspettati e svelerà oscuri tradimenti! Ci catapulteremo così nel passato, alla Corte di Francia, con i primi moti della Rivoluzione a farle da cornice. È qui che nasce l’Amore tra Isabelle (fiera sostenitrice delle idee illuministe e dell’emancipazione femminile) e Francois (amante gentiluomo) tra intrighi, cospirazioni e inganni di corte che tracceranno le loro sorti. Ognuno imparerà dai propri errori e dal proprio vissuto, ma a quale prezzo? Chi ha sempre tenuto l’Amore alla larga, dovrà ricredersi e accettarne gioie e dolori; chi ha tradito, conviverà con questo peso sulla coscienza fino alla fine dei suoi giorni. Ai lettori, la scelta di incamminarsi o meno in questo viaggio nel tempo, tra forti emozioni e buffi imprevisti.
RECENSIONE
Lucrezia è una giovane donna appassionata di Storia e con il sogno di diventare scrittrice, ha alle spalle una storia d'amore molto profonda ma ormai terminata con il suo ex marito Roberto con la quale è rimasta in ottimi rapporti e con cui ha avuto una dolcissima bambina, Marta.
Un giorno però, nella sua amata libreria compare Riccardo, un affascinante francese con un annoso mistero di famiglia da risolvere. Lucrezia non riesce a resistere al fascino della Storia che la ammalia e la attrae (ma nemmeno a quello dell'uomo che si trova di fronte) e decide di andare con Riccardo a Bordeaux per svelare il mistero e scoprire cosa è accaduto al suo antenato Francois e perché il Re Luigi XVI lo ha giustiziato e privato di tutti i suoi averi e del titolo nobiliare.
Tra un viaggio nel passato, dove i protagonisti sono Francois e la bella Isabelle, e un tutto nel presente con Riccardo e Lucrezia che vivono momenti intensi e riscoprono sentimenti sepolti, la Pagano ci catapulta all'interno di una storia che sa un po' di favola. Il modo di raccontare è quello che caratterizza le favole, ci fa sentire spettatori di un spettacolo ma allo stesso tempo ci tira dentro la storia per farci comprendere meglio i luoghi e i personaggi di cui ci narra.
L'unica pecca che ho riscontrato riguarda il testo, ovvero ho notato spesso salti verbali da una riga all'altra della stessa frase che mi hanno a volte un po' confusa. Nonostante questo però, la storia non ne risente in maniera definitiva, ma anzi lo stile dell'autrice capace di catturare il lettore riesce ad ovviare questi piccoli inconvenienti e fa sì che il lettore si senta completamente rapito dalla storia.
Una storia che sa di amore, di rivalsa, di amicizia e molto di più. Una storia che c'insegna che amare può voler dire anche soffrire, ma che senza sofferenza non c'è amore ma per un sentimento così forte vale decisamente la pena soffrire.
Voto finale: 4,5/5
Alla prossima,
Erika.
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