Figlie di una nuova era di Carmen Korn

Buongiorno lettori e buon venerdì,
questa mattina torno con una recensione di un libro che non mi ha particolarmente convinta nonostante le premesse fossero piuttosto buone.
Da Figlie di una nuova era mi aspettavo una storia coinvolgente, uno spaccato di vita importante essendo incentrato negli anni dell'ascesa al potere del partito nazista. 
Ma veniamo ai dettagli del romanzo. 




Titolo: Figlie di una nuova era 
Autrice: Carmen Korn
Editore: Fazi Editore
Genere: Narrativa storica
Pagine: 522
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2018
Prezzo eBook: €10.99
Prezzo cartaceo: €17.50

Sinossi:

Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Käthe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante
delle SS, la minaccia nazista…
Quattro donne, un secolo di storia: Figlie di una nuova era è il primo capitolo di una nuova, avvincente trilogia tutta al femminile.

RECENSIONE

"Figlie di una nuova era" ci racconta le vicende di quattro donne: Henny, Kate, Lina e Ida. 
L'arco temporale in cui le vicende narrate si svolgono va dal marzo 1919 al dicembre 1948.

Henny e Kate sono amiche fin da piccole ed entrambe decidono di dedicarsi alla carriera di ostetrica.

Henny è, a mio avviso, fin troppo succube della madre che vede in lei una principessa sognando per la sua bambina un futuro radioso e importante. 

Kate è completamente l'opposto di Henny, una ragazza che tiene molto alla sua libertà infatti sebbene il suo rapporto con Rudi prosegue nel tempo è molto reticente riguardo al matrimonio, scelta che però compirà comunque in seguito perché fortemente costretta dagli eventi. 

Lina è la sorella di Rudi, i due all'inizio della narrazione vivono da soli in quanto i loro genitori sono morti di fame per non togliere letteralmente il cibo di bocca ai figli, consentendo così la loro sopravvivenza. 

Ida è una ragazza abituata al lusso, la sua è una famiglia benestante ma viene poi obbligata a sposare un uomo che non ama per aiutare il padre che, nel frattempo, si ritrova sommerso da grossi problemi finanziari. 

Queste quattro donne, però, non sono le uniche protagoniste ma all'interno di questo romanzo ci sono tantissime voci, anche di uomini che ruotano attorno a queste quattro ragazze.

Quello che mi aspettavo da questo romanzo era uno spaccato di storia ma non solo. Volevo vedere come queste donne affrontavano un trentennio così tremendo dal punto di vista storico e sociale. 
Quello che invece ho trovato è una narrazione prolissa, troppi personaggi che vivono e raccontano fino a rendere il tutto confusionario. 
Forse se le vere e uniche protagoniste fossero state Henny, Kate, Ida e Lina la narrazione avrebbe presto tutt'altra piega. 

Sebbene la scelta dell'autrice di utilizzare i capitoli per i salti temporali (di mese in mese, ma anche di anno in anno) sia stata un'ottimo compromesso per snellire la narrazione, ho trovato che proprio a causa di questi salti temporali le descrizioni dei personaggi e le loro vicende ne hanno risentito molto. 

Troppe voci rischiano di fare solo rumore, troppi dettagli rischiano inoltre di frastornare il lettore esattamente come è successo nel mio caso. 

Voto finale: 2.5

Alla prossima,
Erika.

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