Buongiorno lettori e buon giovedì,
il fine settimana si avvicina sempre più ma per me non c'è momento di relax perché sono alle prese con il trasloco e i lavori in casa nuova e il tempo per rilassarmi e leggere è quasi completamente sparito!
Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo in uscita oggi per Newton Compton Editori (che ringrazio infinitamente per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo in anteprima) e si tratta di La cacciatrice di storie perdute di Sejal Badani un romanzo molto particolare e molto, molto intenso!
Titolo: La cacciatrice di storie perdute
Autrice: Sejal Badani
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Narrativa
Pagine: 444
Data di pubblicazione: 6 giugno 2019
Prezzo eBook: €2.99
Prezzo cartaceo: €9.90
Sinossi:
Jaya ha il cuore spezzato. Ha tentato a lungo di avere un bambino, ma dopo la terza gravidanza interrotta sta cominciando a perdere le speranze. Anche il suo matrimonio inizia a sfaldarsi e così, nel disperato tentativo di ritrovare sé stessa, decide di allontanarsi da New York per riavvicinarsi alle sue origini indiane. Non appena Jaya arriva in India viene immediatamente sopraffatta dai colori, dai profumi e dai suoni. Ogni cosa ha un fascino esotico, per lei, e ben presto il desiderio di riscoprire la cultura della sua famiglia prende il sopravvento. Ma ci sono segreti del passato a lungo taciuti che hanno il potere di influire sulle generazioni a venire. E così Jaya viene a conoscenza della storia di sua nonna e di un amore clandestino che è destinato a cambiare per sempre la sua vita. Solo dopo aver scoperto il coraggio e l’inarrestabile spirito di resilienza che hanno caratterizzato le donne della sua famiglia, infatti, Jaya si accorgerà di avere dentro di sé una forza che non avrebbe mai potuto immaginare di possedere.
RECENSIONE
Jaya è giornalista, sposata con Patrik da otto anni. La loro relazione ha avuto inizio al college, nel corso del tempo il loro rapporto è cresciuto e maturato al punto che in loro è nato il bisogno di allargare la famiglia con un bambino.
Purtroppo però, Jaya sembra avere difficoltà a portare a compimento la gravidanza e dopo numerosi aborti spontanei e il conseguente dolore da loro scaturito qualcosa nel loro rapporto si rompe.
Jaya si trova così a dover affrontare una doppia perdita: quella del bambino e quella di Patrick.
E' troppo dolore concentrato in un'unica volta, non è possibile riuscire a sopportarlo.
Ha bisogno di una via di fuga, di allontanarsi dalla sua vita e dal dolore che prova e l'occasione le viene data da una lettera.
Sua madre, Lena, è indiana ma una promessa fatta tanto tempo fa le ha impedito di tornare nel suo paese d'origine. Quella lettera è giunta da uno dei suoi fratelli e la informa che il padre sta molto male.
Lena però, non vuole infrangere quella promessa né tornare nel luogo che le ha causato tanto dolore.
Quando Jaya scopre che sua madre non vuole tornare in India decide di recarvisi di persona per tentare di scoprire il segreto che si cela nel passato di sua madre con la quale ha sempre avuto un rapporto molto freddo e distaccato.
L'India e quella lettera sono l'occasione perfetta per conoscere veramente sua madre e, al tempo stesso, distaccarsi da una vita che al momento le calza stretta e quasi la soffoca...
E' attraverso i suoni, i colori e le tradizioni tipiche dell'India che insieme a Jaya scopriremo una storia piena di speranza e amore.
A volte riscoprire le proprie radici aiuta a comprendere meglio chi ci sta accanto ma anche noi stessi.
La cacciatrice di storie perdute è un romanzo intenso con moltissimi spunti di riflessione, che contiene una parte romanzata bellissima ma anche tantissimi riferimenti alle tradizioni e condizioni dell'India nella seconda metà del Novecento.
L'unica pecca, a mio avviso, è l'inizio un po' troppo lento ma una volta entrati nel vivo della storia si viene letteralmente risucchiati all'interno delle pagine.
Se dovessi definire questo romanzo userei tre parole: unico, inaspettato, emozionante.
Consigliato, sicuramente, a chi ama storie in cui le donne sono forti e coraggiose, e dove l'amore - in ogni sua forma - si manifesta e richiude ferite aperte da tanto, tantissimo tempo.
VOTO FINALE: 4.5
Alla prossima,
Erika.
Nessun commento:
Posta un commento