Blogger League Event #Day 2 QUOTES, CITAZIONI, QUOTES, CITAZIONI...

Buonasera a tutti cari lettori,
sono qui per la seconda sfida del Blogger League Event ideato da Palla di neve di Co.
Questa seconda giornata si divide in due parti ma in questo post affronterò solo la prima parte.
Di che si tratta?


DAY 2
QUOTES, CITAZIONI, QUOTES, CITAZIONI...
Blogger e lettori devono citare, ovviamente, i brani che più li hanno impressionati e spiegare perchè. Niente di più semplice e comunque motivo di spunto per nuove letture e confronto!!

Allooooraaa, la cosa si fa molto difficile perché sono tantissime le citazioni che ho adorato perciò credo che ne posterò più di una xD

La prima che ho scelto è tratta da Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons a cui vi rimando alla recensione che ho scritto Qui.


Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te...Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo... Alexander, un tempo tu mi hai portata e io ora porto te. Nella mia eternità ora io porto te.Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte.Il tuo cuore, il tuo fucile mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d'alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama.Quando mi cerchi, cercami là, perché là sarò tutti i giorni della mia vita.
Tralasciando il fatto che ho amato l'intera trilogia (perciò correte a leggerla se non lo avete ancora fatto!! xD) questa è solo una delle tante frasi che mi hanno colpita per la forza dell'amore descritto e provato attraverso queste pagine, così intenso e vero da resistere alla guerra e alla separazione, un tipo di sentimento che oggi mi sembra un po' scomparso e riuscire ancora a sentirlo attraverso le parole di questa spettacolare scrittrice è stata un'emozione veramente forte.

La seconda (e poi è meglio che mi fermo aha) è tratta da 9 novembre di Colleen Hoover di cui dovrò scrivere prestissimo la recensione.
Come si chiama?» mi chiede«Come ci chiama cosa?»«Il nostro libro. Che titolo avrà?»«9 Novembre»Osservo la sua reazione, ma la sua espressione non lascia trapelare quali siano i suoi pensieri. Dopo qualche secondo poi appoggia la testa al mio petto. Ora non vedo più il suo viso.«L’anno scorso non te l’ho detto» inizia con voce molto più pacata di prima «ma il 9 novembre è l’anniversario dell'incendio. E il fatto di aspettarlo con impazienza per vederti ha fatto sì che io non tema più come un tempo questo giorno. E per questo devo ringraziare te.»
Il libro è meraviglioso tutto perché, a mio parere, la Hoover non delude mai anche se forse alcuni potrebbe trovarlo un po'forzato ma a me è piaciuta molta la storia in sé perché - riallacciandomi alla citazione -  credo che a ognuno di noi nella vita è capitato o comunque capiterà di affrontare periodi difficili credendo di non avere più nulla alla quale aggrapparsi per andare avanti ma la vita ci regala spesso anche moltissime sorprese e c'è sempre una speranza per il futuro, qualcuno o qualcosa a cui aggrapparsi con tutte le nostre forze per ritirarci su e diventare più forti di prima!

Bene, son giunta alla conclusione di questa prima parte ma non temete tornerò tra poco con la seconda! Intanto, se vi va, fatevi un giretto dalla cara Consuelo che ha ideata questo evento al quale potete partecipare anche voi lettori e, se non lo avete ancora fatto, andate a sbirciare la trama di questi due libri e son sicura che v'intrigheranno :)


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