Buongiorno lettori e buon sabato!
In questo ultima weekend di giugno torna la rubrica Intervista con l'autore, questa volta a farci compagnia è un'autrice molto promettente: L.Cassie.
Inoltre, Laura è stata così gentile da voler mettere in palio una copia digitale di uno dei romanzi, ma per sapere quale e come averlo dovrete leggere e arrivare fino in fondo a questa intervista!
- Ciao Laura, iniziamo con un saluto ai lettori ed una tua breve presentazione
Ciao a tutti! Grazie per l’attenzione che mi state dedicando, è un vero piacere poter trascorrere un po’ di tempo virtuale insieme a voi.
Dunque, non sono molto brava con le presentazioni, ma ci provo... Mi chiamo Laura (la elle puntata del mio pseudonimo ha proprio questa origine) ho ventiquattro anni e abito in un piccolissimo paesino della provincia di Cuneo. Sono una ragazza piuttosto riservata, che preferisce i “personaggi” alle persone e le serate di lettura a quelle da “sballo” xD Insomma, sono un po’ fuori dal normale o semplicemente fuori di testa! Ah sì, sono abbastanza autoironica. Credo che l’ironia sia una delle caratteristiche migliori del mio carattere a tratti acido e burbero, mi aiuta a vivere con molta più leggerezza. E niente, non so cos’altro dire, come detto non sono affatto brava con le presentazioni... xD
- Da dove nasce la passione per la scrittura?
Okay, mettetevi comodi sul divano di casa con popcorn alla mano e fazzolettini pronti all'uso. La storia che sto per raccontarvi solitamente viene definita emozionante!
La passione per la scrittura nasce grazie a mia mamma. Entrambe abbiamo un carattere un po’ chiuso e abbiamo un po’ di difficoltà a parlare delle cose che portiamo dentro così, da sempre, quando sentiamo il bisogno di confidarci l’una con l’altra e di esternare ciò che a voce non riusciamo a dire, prendiamo carta e penna e ci scriviamo lettere interminabili. È grazie a questa abitudine se ho imparato a mettere per iscritto ciò che mi frulla per la testa, storie comprese!
- Fino ad ora quanti libri hai scritto? Quale porti più nel cuore e perché?
Davvero vuoi farmi fare il conto? Credo di essere una di quelle nonne con troppi nipoti che fa difficoltà a ricordarsi tutti i nomi xD Comunque dovrebbero essere una decina, ma non spaventatevi, sono libri abbastanza brevi quindi mi è stato possibile scriverne molti. Definisco i miei scritti dei piccoli Horcrux, oggetti in cui ho riversato un pezzo della mia anima per non “morire” o, per essere più precisi, per sopravvivere. Quindi tengo a tutti loro in egual misura, come se fossero dei figli. Anche se, indubbiamente, con alcuni di loro, come Tutto quello che vorrei, Ascolta il mio silenzio e Come una fenice, sento un’affinità maggiore perché le loro storie sono tratte da esperienze che ho vissuto in prima persona.
- Da cosa trai ispirazione per i tuoi personaggi? E quanto c'è di te in loro?
Traggo ispirazione da quello che vedono i miei occhi, da cosa sentono le mie orecchie e dalle numerose riflessioni che avvengono nella mia testa. Ci sono volte che mi basta sentire una canzone, vedere una foto, leggere una frase, per far sì che la mia mente dica “Okay, è giunta l’ora di parlarne in un libro” e da quel dettaglio ci ricamo su vicende interessanti (o almeno l’intento è quello, poi non so se lo siano davvero :p ) E, come ho anticipato nella domanda precedente, in alcuni personaggi ho intenzionalmente inserito molto di me. Carattere ed esperienze. In altri, tuttavia, mi sono resa conto solo in fase di rilettura di averci inserito ugualmente qualcosa di personale, ma in modo del tutto inconsapevole. Credo che ciò avvenga un po’ a tutti gli scrittori... il nostro zampino c’è sempre in ognuno dei nostri protagonisti.
- Come ti senti quando scrivi?
Viva. Libera. È una sensazione difficile da spiegare e che credo possano comprendere principalmente le persone che hanno passioni altrettanto significative. Suppongo che un atleta, un pianista o uno scrittore si sentano nel medesimo modo quando svolgono i propri hobby.
- Quando hai pubblicato il tuo primo romanzo? Hai riscontrato delle difficoltà?
Il primo romanzo, Una nuova vita, è venuto alla luce nei primi mesi del 2015. E, caspita, ho riscontrato difficoltà non indifferenti e non solo perché intraprendere un percorso del tutto nuovo sia effettivamente complicato, ma anche perché al posto del cervello, quando sono presa dall'emozione e dalla voglia di fare, si materializza un’enorme palla. Una patata. Un uovo sodo. Insomma, qualcosa che mi impedisce di ragionare razionalmente (e solitamente sono una che fa mille congetture) così ho agito e basta, senza accertarmi di aver fatto tutto a mestiere e commettendo errori che avrei tranquillamente potuto evitare. Ma vabbè, non rimpiango niente. Com’è che si dice? “Chi fa, sbaglia!”.
- Di solito, in media, quanto impieghi per stilare un romanzo?
Una manciata di mesi. Tre o quattro di solito. Sono piuttosto rapida, ma questo perché sono capace di scrivere per ore intere senza interruzioni e ritrovarmi con un bel po’ di capitoli fra le mani senza neanche rendermene conto!
- Preferisci scrivere a mano o a computer?
Generalmente al computer, forse perché sono nata in questa generazione dove ormai tutto è tecnologia, ma mi viene più semplice scrivere direttamente al pc. Anche se in mancanza di questo, mi accontento di qualsiasi cosa, anche del blocco note del mio cellulare! Ciò che scrivo rigorosamente a mano sono gli appunti che prendo sul romanzo che ho intenzione di scrivere: descrizioni fisiche e caratteriali dei personaggi, trama, suddivisione dei capitoli ecc.
- Hai altri hobby, oltre la scrittura?
Mmmh, la lettura vale? Ma se intendi qualcosa che vada oltre i libri, direi la musica. No, non suono e non canto, per vostra fortuna, ma amo ascoltare musica, scoprire nuove canzoni... Imparo a memoria un testo nel giro di un niente, che se solo avessi avuto la medesima capacità ai tempi della scuola a quest'ora avrei 92 lauree e 53 dottorati. E, lo ammetto, analizzo i testi, in un certo senso me li studio. Spesso ascolto una canzone per il significato di quest'ultimo più che per la melodia. Il mio cantante preferito? Gigi D’Alessio, ma schhh, non diciamolo a nessuno che altrimenti mi odiano!
- Ho avuto il piacere di ospitare qui sul blog il review party dedicato alla tua ultima pubblicazione, Domani che giorno è?, che cosa vuoi dire ai lettori che leggeranno questa intervista per convincerli a leggere questo Paranormal thriller?
Di non lasciarsi frenare dal numero delle pagine (che è un po’ quello che dico a ogni pubblicazione). Purtroppo non sono una di quelle autrici da tomi interminabili, stile Bibbia. I miei romanzi si leggono in poco tempo e spesso la lunghezza (o la sua mancanza) frena la lettura e quindi l’acquisto di un romanzo. Ma “libro breve” non equivale a “libro scarso”. Anzi, credo che se si riesce a emozionare un lettore in poche righe sia ancora più gratificante di quando accade grazie a 500 pagine. Insomma, non è facile racchiudere tutto in poco spazio, eppure i miei romanzi sono sempre stati definiti profondi e questa è la dimostrazione che qualcosa di corto può comunque arrivare in profondità, fino a giungere al cuore.
- Elizabeth, la protagonista di Domani che giorno è?, ha un carattere particolare, ma dimostra una crescita continua, in ogni romanzo tenti di lasciare un messaggio profondo, qualcosa che vada al di là di qualche ora trascorsa tra le pagine di un romanzo, perciò ti chiedo: come hai vissuto la crescita di questo personaggio? Sei riuscita a definirla come avevi immaginato affinché potesse trasmettere il giusto significato al lettore?
Credo e spero di sì. Come hai detto giustamente tu, in ogni mio scritto cerco di trasmettere ai lettori messaggi importanti. Mentre leggono, voglio che si soffermino a riflettere sull'argomento affrontato e devo dire che ho ricevuto spesso dei ringraziamenti per questa cosa. Elizabeth è il classico tipo che ha raggiunto il successo dimenticandosi le sue origini. Disprezza tutto ciò che ritiene lontano dalla sua realtà e la vita la sta sottoponendo a un calvario angosciante per farle capire quanto siano importanti le piccole cose. Molto più dell'azienda che gestisce o del conto in banca.
- Hai in attesa altri romanzi? Puoi darci qualche anticipazione?
Sì. Ho un inedito che ho inviato in valutazione ad alcune realtà editoriali. Si tratta di un Romantic Suspense ambientato a Torino. Inoltre ho attualmente in stesura un altro romanzo del medesimo genere che, udite udite, sembra stia venendo più lungo del solito.
Applausi, grazie!
- Secondo la tua esperienza, quali i vantaggi/svantaggi di pubblicare in self?
Eh, bella domanda. I vantaggi sono sicuramente quelli che puoi fare tutto da te. Sei unicamente tu a decidere cosa fare del tuo libro (dove pubblicarlo, a che prezzo, quali offerte fare, come promuoverlo, quando toglierlo dal mercato, quando dargli una nuova veste, ecc.) Gli svantaggi sono gli investimenti economici di cui spesso, troppo spesso, nessuno parla. La pubblicazione è gratis, ma prima di mettere online un libro bisogna rivolgersi a un grafico e a un editor. Due figure fondamentali e, se non ti accontenti di un lavoro mediocre ma vuoi rivolgerti a veri professionisti, puoi arrivare anche a una spesa di 500 euro, se non superiore. E rientrare di tale spesa è veramente difficile. Oltretutto c’è da considerare anche la stampa cartacea del libro, le sponsorizzate su Facebook, l’organizzazione di eventuali fiere ed eventi. Insomma, non è tutto oro ciò che luccica. E quando spendi così tanto, come minimo, vuoi recuperare tutto e, magari, anche ottenere un guadagno e, lo ripeto, non è così facile. O sei un genio del male, ehm, scusate, del marketing, o hai botte di c... fortuna, o altrimenti ciao ciao soldini. Tutti questi investimenti si riducono drasticamente se si pubblica con CE. Se sono case editrici serie e professionali (e grazie a Dio ce ne sono a bizzeffe) l’editing e la cover sono a carico loro e, spesso (non sempre), ti aiutano anche nella pubblicizzazione. Magari a parità di vendite non cambia molto, ma in termini di guadagno effettivo sì (vi saprò dire meglio non appena uscirà un mio libro con casa editrice, cosa che avverrà a breve dato che ho da poco firmato un contratto).
Chi l’avrebbe mai detto che anche nel mondo editoriale la matematica è fondamentale?
- Per finire, che cosa consiglieresti a chi cerca il modo giusto per pubblicare il primo romanzo?
Bene, ora che siamo giunti alla fine di questa bellissima ed interessante intervista, posso dirvi che Laura ha gentilmente messo a disposizione un copia ebook della sua ultima pubblicazione, ovvero Domani che giorno è?.
Per provare ad aggiudicarvela basterà compilare il modulo qui sotto, avete tempo per partecipare da oggi 30 giugno 2018 fino al 3 luglio 2018. Il 4 luglio 2018 verrà fatta l'estrazione e comunicato il vincitore! Che dire, buona fortuna a tutti!!
Alla prossima,
complimenti per questa bellissima intervista
RispondiEliminaCiao Barbara,
Eliminagrazie, son felice che ti sia piaciuta!
In bocca al lupo per il giveaway ;)
Bellissima intervista! ☺️Grazie al blog e anche a L. Cassie per averci fatto conoscere una parte del suo mondo 😍❤️
RispondiEliminaCiao Deborah, siamo felici che ti sia piaciuta!
EliminaMi raccomando se vuoi partecipare la give non dimenticare di compilare il modulo ;)