Come una fenice di L. Cassie

Buongiorno lettori e buon venerdì!
Concludiamo la settimana con la recensione di un romanzo che, finalmente, ho scelto di leggere per mio piacere personale, infatti questa volta sono qui per parlarvi di Come una fenice di L. Cassie, un'autrice di cui vi ho già parlato con Domani che giorno è? e sono felice di tornare a farlo perché lo merita, davvero!
Passiamo subito ai dettagli!






Titolo: Come una fenice
Autrice: L.Cassie
Editore: Amazon self publishing
Genere: Romance
Pagine: 143
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2017
Prezzo eBook: €0.99
Prezzo cartaceo: €9.99
Link acquisto: Amazon

Sinossi:


Dafne Ranieri, una giovane ragazza fresca di studi universitari, decide di lasciare Milano e intraprendere una nuova esperienza lavorativa nel capoluogo tedesco, dove spera di trovare un po’ di serenità e lasciarsi definitivamente alle spalle i numerosi problemi famigliari. Sarà proprio a Berlino che conoscerà Andreas Hoffmann, un ragazzo arrabbiato con la vita e, soprattutto, con la morte. Un ragazzo che, proprio come lei, porta sulle spalle un fardello troppo grande. 
I due si ritroveranno travolti da una grandissima attrazione che li spingerà a domandarsi se questa volta il destino ha deciso di donargli il benessere che da tanto tempo desiderano. Del resto il dolore, se devastante, è capace di portare via ogni cosa, persino la gratitudine di essere vivi, ma l’amore può curare qualsiasi ferita e aiutarti a rinascere dalle tue stesse ceneri, allo stesso modo di una fenice. 
Dopo una lunga serie di romanzi che mi hanno fatto piangere (e non di gioia!), sono finalmente riuscita a trovare una storia capace di tenermi incollata alle pagine!

Dafne è una ragazza con un passato difficile, con una famiglia con cui non ha un grande rapporto a parte sua madre. Con suo padre è una lite continua e il rapporto con suo fratello Diego si è incrinato da tempo in seguito alla sua malattia. Diego soffre di Disturbo ossessivo compulsivo e questa malattia rende la vita difficile non solo a lui, ma all'intera famiglia. 
Dafne è stanca di vivere in un clima così cupo, di doversi sempre difendere contro suo padre e rifuggire gli sguardi astiosi di suo fratello ed è per questo che decide di trasferirsi a Berlino a lavorare come ragazza alla pari presso la famiglia Hoffmann. 
Quello che però non sa, è che lì l'attende un nuovo grande inizio ma soprattutto un ragazzo bellissimo ma condannato da un passato che gli grava addosso come un macigno!

Andreas è l'uomo di casa, l'unico rimasto a prendersi cura di sua madre Greta e del fratellino Roman. Dopo la morte di due persone per lui importanti però, è stato travolto da un vuoto enorme che non fa che ingrandirsi ogni giorno di più. 
Se loro sono morti è solo colpa sua. Non può fare nulla per portarli indietro, ma può però smettere di vivere ed essere felice. Glielo deve. 
Tutto però cambia quando la sua strada incontra quella di Dafne e da lì divengono un unico, bellissimo cammino!

In questo romanzo c'è tutto. C'è l'amore con un pizzico di passione che non sfocia però nel volgare. C'è un tema complesso come quello del DOC (disturbo ossessivo compulsivo). 
Ma soprattutto c'è la voglia e la costanza di rimettersi in gioco, di riprovare, di rinascere appunto come una fenice.

L'autrice ha uno stile unico, semplice ma d'effetto. E' capace di trasmettere emozioni forti con storie semplici. 

L'unica pecca, per me, è che è troppo corto!! Avrei voluto che fosse composto da 615485455 pagine perché adoro quest'autrice e così sarà sempre.

Consiglio questo romanzo a chiunque voglia passare qualche ora senza pensieri, che voglia lasciarsi trasportare dai pensieri e dalle emozioni di Dafne e Andreas che, credetemi, ne hanno a bizzeffe!


I miei giudizi:

Copertina: 5
Stile: 5
Storia: 5
Personaggi: 5

Voto finale:
 5


Alla prossima,

2 commenti:

  1. Ehi, che bella recensione! Vorrei scriverti un commento speciale, per ringraziarti a dovere, ma sono rimasta così di stucco da non riuscire a formulare frasi abbastanza sensate, per cui mi limito a dirti GRAZIE. Forse è un po' semplice e troppo banale, ma sappi che è carico del suo totale significato.
    Ti abbraccio <3

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