Buongiorno lettori e buon mercoledì!
Faccio capolino oggi con un nuovo review party, questa volta è toccato ad un romanzo un po' particolare e di cui spero di riuscire a parlarvi nel modo giusto perché non è affatto semplice! Stringimi piano di Irene Faranda racconta una storia un po' complessa e suscita emozioni contrastanti..
Titolo: Stringimi piano
Autrice: Irene Faranda
Editore: DeA PIaneta
Genere: Narrativa
Pagine: 250
Data di pubblicazione: 25 settembre 2018
Prezzo eBook: €7.99
Prezzo cartaceo: €17.00
Sinossi:
La bellezza e la felicità sono fragili come il cristallo. Anche Arianna lo è: indebolite da una rara malattia, le sue ossa rischiano di rompersi al più piccolo urto. Per lei ogni cosa rappresenta una potenziale minaccia. Un colpo di tosse troppo forte, il piatto scivoloso della doccia, la stretta di un abbraccio. Durante l'ultimo anno di liceo, un incidente d'auto la costringe a un lento recupero presso una clinica privata. È qui che incontra Leon, giocatore di basket reduce da un trauma al ginocchio, con una storia difficile alle spalle e il sogno di diventare campione all'orizzonte. Diversi nel fisico e nel carattere, ma decisi a vincere insieme la monotonia del ricovero, scopriranno un legame che sa di amicizia. Forse di amore. E quando, tra le pagine di un libro, Arianna trova un vecchio quaderno della madre, un passato ignoto e tumultuoso si spalanca sotto i suoi occhi, insegnandole che paure e debolezze appartengono a tutti. Tanto quanto il coraggio di superarle.
Recensione
Parlare di Arianna non è cosa semplice. Soffre di osteogenesi imperfetta, anche soprannominata la malattia delle ossa di vetro. Ciò significa che ogni più piccolo movimento, per Arianna, rappresenta il pericolo. Basta un soffio, uno starnuto, un nonnulla perché si rompa.
La sua vita non è semplice e la paura prevale su tutto, anche sulla voglia di vivere come una ragazza normale perché, ovviamente, lei si sente diversa, sbagliata.
All'interno della clinica Bellalba, a Bologna, Arianna conosce un ragazzo che ha subito un intervento al ginocchio molto delicato, e nonostante la sua stazza da gigante si dimostra delicato come una piuma. Il suo nome è Leon.
Arianna è cresciuta con la consapevolezza di essere fragile, troppo. La paura si è impossessata di lei e non c'è nulla che riesca a farle cambiare idea. Quando poi, per caso, trova il quaderno di sua madre e ripercorre tutte le paure e i momenti di debolezza che Mimola ha vissuto durante la gravidanza, Arianna si convince ancor di più di essere sbagliata, di essere un peso per la sua famiglia.
Per fortuna però al suo fianco c'è Leon. Tra i due nasce una forte sintonia, ed entrambi riescono pian piano ad aprirsi l'un l'altro e a comprendere che spesso le paure più grandi possono e devono essere affrontate.
Questo romanzo è breve ma denso di significato. Nonostante un inizio piuttosto lento che mi ha inizialmente delusa e quasi convinta ad abbandonarlo, ad un tratto la storia entra nel vivo e la curiosità di scoprire se Arianna riuscirà a superare i limiti che si auto - impone ha la meglio.
I personaggi che abbiamo la possibilità di conoscere meglio sono Arianna, Leon e Mimola, quest'ultima però solo attraverso le pagine del suo diario.
All'interno di queste pagine troviamo miriadi di sensazioni, traspare la paura e la rassegnazione di Arianna che per fortuna, però. vengono soppiantate dalla voglia di vivere e dalla consapevolezza che se anche lei è più incline a rompersi in senso fisico, le ossa non sono l'unica cosa che in un essere umano possono rompersi. Si rompono le ossa, il cuore, i sentimenti e i legami.
Dietro ogni volto c'è una storia di cadute, ferite e rotture.
Dietro ogni persona c'è la voglia e la forza di ricominciare, sempre, nonostante tutto.
Voto finale: 4
Alla prossima,
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