eccomi con l'ultima recensione per questo 2016!
Quest anno ho letto molti libri ma ben pochi rispetto a quelli che mi ero prefissata ma sono molto contenta ugualmente!
Quest'ultima recensione riguard Fuga dal Natale di John Grisham del quale ho scoperto esservi anche il film e che provvederò sicuramente a recuperare!
Mi sembrava una lettura molto azzeccata visto che siamo sotto le feste di Natale, ho fatto bene? Io dico di sì! :D
Ma vediamo meglio di che si tratta!
Editore: Mondadori
Pagine: 153
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2010
Genere: Narrativa contemporanea
Prezzo eBook: 6.99 euro
Prezzo cartaceo: 9.90 euro
Prezzo cartaceo: 9.90 euro
Sinossi:
Solo l'anno prima la famiglia Krank aveva speso 6100 dollari per preparare il Natale. Quest'anno papà e mamma Krank si trovano all'aeroporto per salutare, pochi giorni prima di Natale, la figlia Blair in partenza per una missione umanitaria in Perú. Un pensiero un po' folle si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair?! E se lo saltassero? E se utilizzassero quei 6100 dollari per la crociera ai Caraibi che da anni si sono sempre negati? Basta non andare dal rosticciere (che sollievo evitare la ressa), non invitare nessuno al party (troveranno certo dove andare quegli scrocconi), non montare nessun Frosty sul tetto (operazione, per altro, pericolosa per un uomo di cinquantaquattro anni). Il grande piano è deciso e messo in atto, prima in modo titubante, poi spavaldo. Ma il Natale, con la sua straordinaria potenza consumistica, con la sua ingombrante presenza moralistica, sta per prendersi la più esilarante e sferzante rivincita sui poveri Krank.
Una favola classica dei tempi moderni, un'ironica provocazione che regala momenti di puro divertimento e che ci fa scoprire John Grisham geniale scrittore della commedia umoristica e disincantato osservatore di una tradizione di cui ormai non possiamo fare a meno.
Solo l'anno prima la famiglia Krank aveva speso 6100 dollari per preparare il Natale. Quest'anno papà e mamma Krank si trovano all'aeroporto per salutare, pochi giorni prima di Natale, la figlia Blair in partenza per una missione umanitaria in Perú. Un pensiero un po' folle si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair?! E se lo saltassero? E se utilizzassero quei 6100 dollari per la crociera ai Caraibi che da anni si sono sempre negati? Basta non andare dal rosticciere (che sollievo evitare la ressa), non invitare nessuno al party (troveranno certo dove andare quegli scrocconi), non montare nessun Frosty sul tetto (operazione, per altro, pericolosa per un uomo di cinquantaquattro anni). Il grande piano è deciso e messo in atto, prima in modo titubante, poi spavaldo. Ma il Natale, con la sua straordinaria potenza consumistica, con la sua ingombrante presenza moralistica, sta per prendersi la più esilarante e sferzante rivincita sui poveri Krank.
Una favola classica dei tempi moderni, un'ironica provocazione che regala momenti di puro divertimento e che ci fa scoprire John Grisham geniale scrittore della commedia umoristica e disincantato osservatore di una tradizione di cui ormai non possiamo fare a meno.
Cerchiamo di essere realisti, per una volta, a chi non è mai venuto in mente di voler provare a saltare il Natale a pié pari? Andiamo, sicuramente ognuno di noi avrà avuto la tentazione, almeno una volta, di mollare tutto e staccare la spina dalle frenesia che le feste di Natale portano ogni anno. Non è così? Bene, questo è quello che Luther Krank ha intenzione di fare dopo essersi reso conto che il Natale precedente gli era costato la bellezza di 6100 dollare! Uno sproposito! Allora perché non approfittare dell'assenza di Blair, la loro unica figlia, e partire per una crociera insieme alla moglie Nora? Del resto costerebbe molto meno di ciò che hanno speso l'anno precedente, solo 3000 dollari! In confronto una bazzecola no? Voi direte: eh beh, se uno vuol saltare il Natale, per una volta, che male c'è? In fondo ognuno è libero di scegliere! Diciamo che il quartiere dove vivono i Krank, Hemlock, è abitato da persone che tengono moooooooooolto al Natale e per loro è inconcepibile l'idea di saltarlo e per questo Luther e Nora si troveranno a dover resistere a denti stretti a mantenere la loro posizione nonostante ci siano molti vicini che non li vedono di buon occhio per questo fatto! Quando sono ormai vicini alla loro meta una gradita sorpresa manderà all'aria i loro piani e Luther dovrà fare i conti con tutto il vicinato e ammettere la sua sconfitta!
Questo libro è molto ironico ma ci fa anche riflettere molto su quello che è lo spirito del Natale. Siamo circondati dallo slogan che ogni anno ci dice: "A Natale siamo tutti più buoni!" ma ciò che accade veramente è una vera e propria corsa al consumismo, una gara a chi spende di più e organizza feste meravigliose e regali fantastici solo per sentirsi migliore rispetto agli altri. Siamo sommersi di falsi sorrisi e cortesie forzate quando durante l'anno nessuna di queste persone che appaiono all'improvviso - solo perché è Natale - ci considera. Dobbiamo smettere di essere così ipocriti! Diamine, lo spirito del Natale non è questo! Il "siamo tutti più buoni" dovrebbe essere inteso alla maniera di Luther alla fine di questo libro, inteso come un gesto e una volontà che partono dal cuore e senza aspettarsi nulla in cambio, un senso di gratitudine verso il prossimo solo perché è presente nelle nostre vite e ci rende la vita un po' più sopportabile grazie al suo sostegno e al suo sorriso. Lo spirito del Natale è condivisione di affetto e gioia di stare insieme, non un impegno esclusivamente materiale da assolvere una volta all'anno solo per sentirsi la coscienza a posto!
I miei giudizi:
STORIA: ★★★★/5
STILE: ★★★★/5
COPERTINA: ★★★★/5
Voto finale:
★★★★ /5
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