Buongiorno lettori,
terminiamo questa settimana lavorativa con una nuova recensione, questa volta vi parlo di un romanzo che non ha il solito happy ending, questa volta la storia è davvero intensa anche se, per quello che mi riguarda, ho qualche piccola critica da fare però non inficia assolutamente sulla bellezza di questo romanzo!
Vediamo i dettagli così mi spiego meglio.
Titolo: L'amore non esiste
Autrice: Serena Arcangioli
Editore: Ultra
Genere: Romance
Pagine: 464
Data di pubblicazione: 9 aprile 2018
Prezzo eBook: €9.99
Prezzo cartaceo: €16.90
Link acquisto: Amazon
Sinossi:
Sinossi:
Dylan Prince è uno studente newyorkese che vive per un unico sogno: sfondare come regista nel mondo cinematografico. La sua vita è piena di amicizie superficiali e piaceri effimeri, si accontenta di storie senza stimoli e non riesce mai ad andare a fondo nelle emozioni. Il padre, per punire la sua sregolatezza, lo spedisce a fare volontariato in Canada da un amico che dirige un centro di recupero per malati cronici. È lì che incontra Iris Sanders, una ragazza in lotta dalla nascita contro la fibrosi cistica. Iris sembra essere il suo esatto opposto. È timida, sensibile, non si è mai allontanata dal Paese e trascorre i suoi giorni tra la terapia e un lavoro come cameriera in un locale della zona. Una sera, Dylan la vede piangere, la consola e le propone un patto: un mese di tempo per farla innamorare del cinema. L'unica condizione che le richiede è quella di non vederla più versare una lacrima. Iris è d'accordo, ma anche lei ha una sua condizione: Dylan in questo mese non dovrà innamorarsi di lei. Il ragazzo accetta, convinto che niente e nessuno smuoverà la sua posizione nei confronti dell'amore.
Scrivere la recensione di questa storia è davvero, davvero difficile.
E' un romanzo questo che mi ha colpita fin dall'inizio, che pagina dopo pagina mi ha catturata e mi ha fatto scoprire l'amore per il cinema, quanto dietro ai film ci siano storie che possono essere vissute sulla nostra pelle, che per quanto ci appaiono come storie impossibili sono tuttavia realizzabili, nei film troviamo storie che ci fanno sognare e io una storia che mi ha fatta sognare l'ho trovata tra queste pagine.
Quella di Dylan e Iris non è una storia con un finale felice, ma è una storia bella, dolce, intensa proprio perché rispecchia così fortemente la realtà e ci mette di fronte alla nostra vulnerabilità in quanto essere umani.
Dylan è un ragazzo ricco, amante del cinema, abituato ad avere ogni cosa ma con un sogno nel cassetto: diventare regista.
Iris è una ragazza semplice, una ragazza di campagna che combatte ogni giorno per la propria vita perché una maledetta malattia chiamata fibrosi cistica le impedisce di svolgere una vita normale, e anche le azioni quotidiane, quelle più semplice per lei sono come montagne da scalare.
I destini di questi due ragazzi si incontrano per caso, tutto accade quando un incidente vede coinvolto Dylan e suo padre decide di spedirlo in "punizione" a Banff a fare volontariato al centro di cura per malattie degenerative.
Quando gli occhi di Dylan incontrano quelli di Iris, tutto cambia, il suo mondo viene ribaltato sotto sopra e ogni convinzione viene messa in discussione.
Sarà a colpi di film, sentimenti ed emozioni che Dylan riuscirà a conquistare Iris ma, cosa più importante a regalarle momenti vissuti come una ragazza sana, una ragazza normale.
Questo è un romanzo che mi ha colpita, per la semplicità ma l'intensità con cui è scritto; lo stile di Serena non vede l'utilizzo di giri di parole, di vocaboli complessi è semplice ma al tempo stesso trasmette un'energia incredibile.
L'unica pecca per me, è il finale, ma non perché non è a lieto fine, semplicemente per una cosa che succede a Dylan e che non riesco a mandare giù, una cosa che per quanto mi riguarda ha rovinato un po' l'effetto magico costruito con tanta fatica e dedizione.
Sento di consigliare questo romanzo a tutti i lettori forti, e non nel senso che leggono 8 libri al giorni, ma a quei lettori che hanno il coraggio di affrontare tematiche particolari, che non si lasciano spaventare se una storia non finisce per forza bene. Questa storia va letta perché ci fa riflettere sulla fragilità della vita e su quanto, molto spesso, le nostre convinzioni non sono altro che stupidi limiti che ci poniamo di fronte e che ci impediscono di vivere ogni giorno a pieno come se fosse l'ultimo.
Crediamo di avere sempre tempo, ma non capiamo che ogni giorno è una benedizione!
I miei giudizi:
Copertina: 4
Storia: 4
Stile: 5
Personaggi: 5
Voto finale: 4.5
Alla prossima,
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