[Review party] La promessa di Sarah Dunn

Buongiorno lettori e buon martedì,
questa mattina sono qui per parlarvi di un romanzo particolare che esce oggi per DeAgostini e, devo dire, non è adatto a tutti perché ci sono aspetti che riescono a cogliere appieno solo alcune persone, ma vediamo i dettagli così è più facile capire ciò che intendo!



Titolo: La promessa
Autrice: Sarah Dunn
Editore: DeA PIaneta
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 343
Data di pubblicazione: 20 febbraio 2018
Prezzo eBook: € 8.99
Prezzo cartaceo: € 17.00
Link acquisto: Amazon

Sinossi:


Un buon matrimonio, una famiglia e, insieme, il brivido di una relazione segreta e travolgente. E se avere tutto fosse possibile? Se lo chiedono Owen e Lucy, alle prese con le certezze e i compromessi di ogni coppia sposata vicina ai quaranta. La sera in cui, dopo qualche bicchiere di troppo, i loro amici Thom e Victoria confessano di volersi concedere un periodo di “infedeltà programmata”, Lucy e Owen si scoprono tentati dall’idea. E, stilata una lista di semplici regole (una su tutte: vietato innamorarsi), aprono le porte del matrimonio a sei mesi di trasgressione. Ma dall’infrangere le regole al ritrovarsi con il cuore infranto il passo può essere breve. Tra sorprese e complicazioni di ogni genere, i due dovranno combattere per ciò che più conta: l’occasione di conoscersi e amarsi per quello che sono davvero. 

Acclamato dai media e dalle lettrici americane, La Promessa è la storia di un matrimonio difficile come tanti, unico come tutti. Esilarante e romantico come il più appassionato dei baci.

Ammetto che ho trovato questo romanzo un po' complesso e, confrontandomi con alcune colleghe blogger ho capito di non essere io lenta di comprendonio, ma che alcuni aspetti di questo romanzo sono più facilmente comprensibili da persone sposate piuttosto che dai più giovani. 
I protagonisti di questo romanzo sono, principalmente, Lucy e Owen, una coppia sposata da tanti anni dove la routine del matrimonio e di una vita resa più difficile dal loro bambino con lo spettro autistico che richiede particolari attenzioni, li ha portati a chiedersi 'come sarebbe se potessimo avere la nostra famiglia unita e, al tempo stesso, poterci 'sfogare' un po' al di fuori in modo da poter dare sempre il meglio alla nostra famiglia?' L'idea nasce una sera come tante, quando Thom e Victoria - amici di Lucy e Owen - si lasciano sfuggire di avere in mente di dedicarsi ad un 'matrimonio aperto', inizialmente Lucy pensa 'ma questi sono pazzi', però poi è proprio lei a dire ad Owen 'perché no?' e da quella sera nasce il loro Accordo con le loro regole.

1) Nessuno deve sapere 2) Vietato parlarne, anche tra di noi 3) Vietato spiare 4) Niente bugie 5) Sì al sexting, ma solo fuori casa 6) E soprattutto, non innamorarsi
Ora, vi chiederete, sarei disposta/o ad accettare un matrimonio del genere? 
Io ho trovato difficile capire i punti di vista dei personaggi, perché all'interno oltre a Lucy e Owen ci sono diversi protagonisti, diversi punti di vista e differenti matrimoni. Devo ammettere di avere odiato Lucy, io non sarei mai in grado di dire a mio marito 'facciamolo, divertiamoci' perché io sono una persona vecchio stile, ritengo che la monogamia sia fondamentale per il funzionamento di un buon matrimonio, vero è che io non sono sposata e certi meccanismi che si avviano all'interno di un matrimonio, di una convivenza non li conosco. 
Quello che, più di tutto, non sono riuscita a sopportare è stato vedere Lucy, una mamma forte, davvero forte, cadere così in basso. Vi starete chiedendo, cioè? Mi spiego, è stat Lucy a stabilire l'inizio dell'Accordo, a dettare le regole e poi sempre lei le ha infrante, una per una, e poi si è rassegnata. La sua scelta, per me, è stata egoistica sotto ogni punto di vista. 
Owen, invece, l'ho visto come il classico uomo che coglie la palla al balzo non appena la moglie gli consente di divertirsi senza ripercussioni. 
La narrazione, svolta attraverso più personaggi, mi ha ricordato un po' 'Desperate Housewives' un piccolo quartiere di persone benestanti, tante signore un po' pettegole e problemi che, in realtà, di problematico hanno poco o niente. 
Un romanzo che, probabilmente, rileggerò in futuro per verificare se, da donna sposata, saprò cogliere meglio i dettagli, e che, sicuramente non consiglio a chiunque perché quanto la narrazione scorra e l'alternarsi dei punti di vista può essere a tratti confusionario, ci sono cose che per i giovani è difficile capire soprattutto perché in un certo punto del romanzo il confronto tra gli adulti e i Millenials può essere visto nel modo sbagliato. 
Leggete questa storia perché ne vale la pena, ma leggetela con la consapevolezza che non è una storia qualunque, che non è semplice, non è una storia passatempo. E' un romanzo che va letto piano, va compreso e poi amato o odiato - senza mezzi termini- a seconda dei punti di vista. 
Alcune cose non le ho capite fino in fondo, forse il mio sguardo 'giovane' e senza esperienza mi ha portata a giudicare nel modo sbagliato, ecco perché tra dieci anni lo rileggerò perché, magari, avrò acquisito quella consapevolezza che ad oggi mi manca e che mi consentirà di amare questo libro come merita. 

Felicità librosa

Alla prossima,


6 commenti:

  1. Anche se magari è stato difficile immedesimarsi in Lucy, per me è stata una bella lettura, sicuramente diversa dalle solite 😊

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    1. Bello, sì. E' bello anche approcciarsi ogni tanto a letture diverse come dici tu!

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  2. Erika , concordo con te che probabilmente questo libro può essere capito meglio da persone che hanno già affrontato alcune fasi della vita , senza togliere niente a lettori più giovani 😉

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    1. Certo, lo può leggere chiunque è vero però che alcuni aspetti sono più difficili da comprendere per noi giovani ;)

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  3. Ogni libro ha il suo tempo, vedrai che tra qualche anno sarà diverso :)

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